Le Certificazioni
Le Celle
Lo stabilimento, si estende su oltre 2000 metri quadrati, tutta la produzione è effettuata rispettando le condizioni igienico/sanitarie che prevede il regolamento CE 853/04, utilizzando le migliori carni fresche selezionate e certificate. La cultura e la storia di un popolo sono narrate anche dalle sue tradizioni alimentari.
Tutto questo fa parte di noi e dei nostri prodotti. Ora non ci credete, ma ve ne accorgerete anche voi.
Simonetta Coccia – Coccia Sesto srl
Il Presidio Slow Food
Sono comunità di Slow Food che lavorano ogni giorno per salvare dall’estinzione razze autoctone, varietà di ortaggi e di frutta, pani, formaggi, salumi, dolci tradizionali… Si impegnano per tramandare tecniche di produzione e mestieri. Si prendono cura dell’ambiente. Valorizzano paesaggi, territori, culture.
Circa 600 Presìdi coinvolgono contadini, artigiani, pastori, pescatori e viticoltori di 70 Paesi.
La Susianella Viterbese
È un insaccato tradizionale, tipico della città di Viterbo, la cui produzione era storicamente legata ai soli mesi invernali, da novembre a marzo, mentre oggi i pochissimi artigiani che continuano la produzione riescono a proporlo anche in altri periodi dell’anno.
Tratto da una ricetta che risalirebbe alla civiltà etrusca, ha trovato la sua celebrità tra l’XI e il XV secolo, quando si è diffusa la lavorazione delle frattaglie.
Deriva infatti dalla trasformazione di cuore, fegato, pancreas, pancetta, guanciale e altre rifilature di carne provenienti da suini che raggiungono un peso di 130-160 kg. Le carni sono macinate non troppo finemente e condite con sale, pepe, peperoncino, finocchio selvatico e altre spezie variabili; si procede all’insaccatura del composto in budello naturale di suino, legato a mano .
La forma è quella tradizionale, a ferro di cavallo o a ciambella, le dimensioni variano dai 30 ai 50 cm di lunghezza con un peso che oscilla tra i 300 e i 500 grammi secondo la stagionatura.
Dopo una breve asciugatura, le susianelle sono trasferite in ambienti freschi e asciutti per una stagionatura che si protrae da un minimo 20 giorni fino ai sei mesi.
Al taglio si presenta di colore variabile a seconda della stagionatura, dal rosa cupo se poco stagionato fino al marrone per le lunghe stagionature. I sentori al naso sono intensi e vanno da quelli tipici del fegato e del finocchietto selvatico, nella prima fase di maturazione, fino a note complesse di cioccolato e sottobosco, con un retrogusto lievemente piccante.
Il salume raggiunge a fine ciclo di stagionatura una compattezza ottimale ma si sconsiglia di conservarlo oltre, sia per la componente sanguigna che per il sapore già molto deciso.
Vivendo in un territorio ricco di storia e cultura, momumenti e tradizioni, di paesaggi e valori ambientali ancora incontaminati è naturale adoperarsi per trasferire questi valori di immediata percezione e godibilità ai prodotti e ai servizi di qualità del proprio territorio.
Il Marchio Collettivo “Tuscia Viterbese” è lo strumento che può consentire questo trasferimento, in quanto capace di racchiudere in un unico simbolo e in un unico slogan l’insieme di questi valori.
L’idea del Marchio Collettivo, generata dalla Camera di Commercio di Viterbo, è stata accolta e condivisa dall’Università della Tuscia, dalla Provincia di Viterbo e da tutte le associazioni di categoria e dagli ordini professionali, in particolare da quelli degli Ingegneri e dei Dottori Agronomi e Forestali.
E’ ormai constatazione comune che il marchio, nella sua rappresentazione grafica, si attaglia perfettamente alla nostra storia e cultura tanto da poter diventare simbolo stesso del nostro territorio, cioè della Tuscia Viterbese.
ISO 22000
Lo standard ISO 22000 “Food safety management systems- Requirements” è lo standard internazionale volontario per la certificazione di Sistemi di Gestione della Sicurezza Alimentare (SGSA).
La norma tecnica è uno standard globale, pubblico, di sistema.
In particolare merita rilevare che con la recente coerente specifica tecnica ISO/TS 22002-4, costituisce il corpo di norme specificatamente dedicate alla predisposizione e certificazione di sistemi di gestione della sicurezza alimentare nel settore dei materiali a contatto con alimenti/food packaging.
Punti Chiave
- la comunicazione interattiva, tra l’azienda interessata e i diversi attori a monte e a valle della catena di fornitura;
- il sistema di gestione aziendale;
- la metodologia HACCP, applicata secondo quanto previsto dalle specifiche tecniche per i settori applicativi;
- la gestione dei pericoli per la sicurezza igienica tramite specifiche procedure di controllo operative.
Vantaggi
- obiettivo chiaro e concreto del modello gestionale: sicurezza alimentare e non qualità in senso lato;
- compatibilità e integrabilità completa con altri modelli gestionali;
- integrazione del metodo di analisi e gestione dei pericoli nel sistema gestionale;
- soddisfazione di tutte le parti interessate: autorità preposte al controllo dei requisiti di legge, consumatore, intermediari commerciali, altre aziende alimentari.
Politica Sicurezza Alimentare Coccia Sesto
Cliccaa qui per accedere al PDF.
La registrazione con FDA è il primo passo per l’esportazione dei prodotti verso gli Stati Uniti